Graduated in Pharmaceutical Chemistry and Technology with many years experience, he gives repetitions in Chemistry and related subjects

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• Da dove nasce la tua passione per la materia che insegni e per le lezioni private?

  La passione nasce da lontano, da quando iniziai a supportare dei miei compagni delle superiori che non riuscivano a mantenere il passo con le spiegazioni. La sensazione di piacere che provai nello aiutarli è stato il motore che mi ha spinto fino ad oggi e che continua ad alimentarmi in ogni nuova esperienza!

• Quali sono le tematiche che preferisci trattare con gli allievi? E quali sono quelle che ti piacciono meno?

  Non esistono delle vere e proprie tematiche "favorite" e "sfavorite". Esiste piuttosto un metodo con cui si affrontano certi argomenti piuttosto che altri. Il resto viene di conseguenza.

• Quali sono i tuoi modelli o punti di riferimento? C'è stato un insegnante o un'opera in particolare che ti hanno segnato e ispirato?

  Il mio punto di riferimento è e rimane il mio professore di matematica delle superiori: persona in gamba, intelligente, acuta, ma dal 2 facile. Insomma, lo odiavamo tutti all'inizio. In seguito compresi che il suo intento era solo quello di farci scordare l'approccio "applica la formula" per rimpiazzarlo con uno molto più efficace: "prendi coscienza di quello che stai facendo e ragiona. La formula è solo una conseguenza del ragionamento". Inutile dire che se oggi sono quello che sono, lo devo tutto a lui.

• Quali sono, secondo te, le qualità necessarie per essere un buon insegnante o un esperto nel tuo dominio?

  Le qualità fondamentali per essere un buon insegnante sono la disponibilità, la pazienza e - non per ultimo - la capacità di interpretare le difficoltà dello studente. Paradossalmente ha maggiore capacità d'insegnare chi trova difficoltà nel proprio cammino di formazione rispetto a chi non ha incontrato alcuno scoglio: scomporre i problemi in frazioni più piccole e analizzarne ogni singola parte permette di anticipare le difficoltà dello studente ed intervenire con spiegazioni semplici e chiare La capacità di spiegare tramite esempi presi dalla vita di tutti i giorni è un ottimo indice di questa abilità.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Ricordo che una mia amica mi chiese: "Puoi aiutarmi con il calore? Non riesco a risolvere i problemi di chimica-fisica". Io accettai e le detti tutto il tempo di snocciolarmi formule su formule, ma chiedendole semplicemente che cosa fosse il calore non seppe darmi risposta. La sua faccia interdetta è un'immagine che ricordo ancora con simpatia 😊. Le feci quindi capire che non serviva a niente impararsi a mente 1000 formule senza avere coscienza di ciò che si stava facendo e il perché. La volta dopo aveva cambiato approccio e fu quasi un divertimento risolvere quel problema tanto temuto che adesso appariva come un cagnolino innocuo e giocoso.

• Rassicuraci, anche tu, come tutti noi, hai riscontrato qualche difficoltà a scuola...?

  Come detto in precedenza, il punto nodale della mia crescita fu in terza superiore grazie proprio ad una "batosta" rimediata con il nuovo insegnante di matematica. Il primo compito si presentò come un insieme di problemi di logica e il risultato generale fu decisamente scarso. Messomi in testa di dover imparare a ragionare, dovetti anch'io prendere ripetizioni, vivendo in prima persona l'esperienza di chi ha bisogno di aiuto e chiede di essere rimesso sulla giusta strada. Aggiungo che in ogni cosa è fondamentale vivere entrambe le facce della medaglia, se possibile. Solo così si può avere un quadro complessivo della situazione.

• Quali sono le tue passioni, oltre alla materia che insegni?

  Suono la batteria acustica ed elettronica da 6 anni e scrivo regolarmente thriller o storie d'avventura. Ho di recente terminato un romanzo psicologico e sono attualmente dietro alla stesura di un romanzo-storico!

• Cosa ti rende un grande Superprof (oltre al fatto di aver risposto a questa intervista :-P)?

  Penso di avere un approccio diverso dalla media, dove non è tanto importante superare un test quanto imparare un metodo valido e prendere coscienza del proprio potenziale. Intendiamoci: l'obiettivo rimane importante. Va detto, però, che se non si impara ad "accendere il cervello" durante lo studio o ad avere sempre ben presente quello che si sta facendo ed il perché, è difficile ottenere buoni risultati ma è più probabile raccogliere poco o nulla a discapito di un sacco di energie dissipate inutilmente.